Le cure palliative hanno l’obiettivo di migliorare la qualità della vita, alleviare i sintomi e fornire un sostegno emotivo e spirituale. Pertanto, questo trattamento viene utilizzato già dopo la diagnosi di cancro avanzato. La terapia del dolore, ad esempio, è un aspetto particolarmente importante, così come il trattamento della nausea, dell’inappetenza, della depressione e del logoramento emotivo. Tutto questo può essere utile in qualsiasi fase del cancro al seno metastatico, quindi le misure palliative non sono limitate agli ultimi mesi di vita, ma iniziano non appena viene diagnosticata una malattia incurabile.

Un altro aspetto delle cure palliative è l’ottimizzazione dell’assistenza domiciliare. Una rete di sostegno le garantirà la possibilità di rimanere a casa il più a lungo possibile. Se ha delle domande sulle cure palliative in ospedale o a casa, contatti la sua équipe medica. Il team di cure palliative di solito è composto da esperti di diverse discipline (ad esempio, personale medico, infermieristico, terapeutico, di assistenza sociale).

Oltre all’assistenza e agli aspetti medici, i servizi di cure palliative offrono anche consulenza, accompagnamento all’elaborazione del lutto e misure di medicina complementare. In questo contesto è importante anche sottolineare che se utilizzerà un servizio di cure palliative, il suo rapporto con la precedente équipe medica non si interromperà. Al contrario, entrambi gli aspetti – cure palliative e trattamento della malattia – sono di grande importanza per l’assistenza integrata delle persone con cancro al seno metastatico.

Tuttavia, a un certo punto della malattia, può anche decidere di ricorrere solo alle cure palliative e di rinunciare a ulteriori terapie volte a inibire la crescita del tumore (ad esempio perché il trattamento non funziona più o gli effetti collaterali sono troppo insopportabili). Si tratta di una decisione molto personale, che può prendere in qualsiasi momento del trattamento, se ritiene di non voler più andare avanti così. I servizi di cure palliative possono operare in contesti molto diversi: a casa, in ospedale, in una casa di cura o in un hospice. Questa decisione può essere liberatoria.

COME VOGLIO MORIRE?

Pensarci non è facile. Forse può aiutarla riflettere sui suoi valori. Che cosa di ciò che le sta a cuore adesso potrebbe essere importante alla fine della sua vita? Come può percorrere questo cammino nel modo più positivo possibile? Confrontarsi con questi pensieri può ridurre le paure e l’ansia.

Pensi concretamente al tipo di assistenza di fine vita che vuole; non solo a quello che non vuole. Qui non ci sono scelte giuste o sbagliate: l’unico metro di giudizio è la sua percezione. Per la maggior parte delle persone è utile parlare con una persona vicina o con una persona che conosca le diverse opzioni di assistenza. Chiarire i suoi desideri, pensieri e valori la aiuterà a organizzare l’assistenza migliore.

Parli con il suo medico o la sua cassa malati prima di prendere una decisione sull’assistenza di fine vita. In questo modo potrà decidere in maniera più consapevole.

Per quanto possa essere difficile per lei e per la sua famiglia parlare delle sue volontà per il fine vita: se le persone a lei care sanno cosa le sta a cuore, alcune decisioni saranno più facili. E lei avrà il conforto che le sue volontà saranno rispettate quando non potrà più prendere decisioni autonomamente.